Roma - Lauree facili: imputato prosciolto chiede maxi risarcimento

387475 tribunale-generica-aula48Roma - Oltre 80 imputati per reati di cui sono accusati risalenti a una decina di anni prima. Per loro è scattata la prescrizione. Si tratta di docenti universitari che avrebbero accettato denaro o incarichi extraprofessionali in cambio della promozione di studenti, ben avviati verso la laurea. In poche parole avrebbe dovuto essere un processo esemplare contro chi ha cercato di truffare l'Università corrompendo i professori e gli assistenti per ottenere una laurea facile. Ma dopo nove anni trascorsi tra indagini e dibattimento il gup di Roma ha dichiarato la prescrizione per 31 accusati. Una decisione che arriva dopo un tempo infinito, dal luglio del 2003. Tra questi il professor De Nardis (le accuse nei suoi confronti sono state ritenute inconsitenti dallo stesso Tribunale della Libertà di Torino), che ha peraltro avanzato richiesta risarcitoria di 1 milione di euro per le accuse infamanti e la carcerazione preventiva inizialmente disposta dal gip del Tribunale di Torino. Il suo legale, l'avvocato Piero Lorusso ha impostato la sua difesa facendo riferimento soprattutto alle normative europee. La legge n. 89 del 2001, ha introdotto, la diretta tutela in ambito nazionale del diritto alla trattazione del processo in un "termine ragionevole", sancito dall'art. 6 della Convenzione richiamata. Per quanto concerne espressamente la "durata ragionevole dei processi" è necessario considerare che, in linea di principio, la Corte Europea di Strasburgo ha sottolineato come "la ragionevolezza della lunghezza dei processi deve essere considerata alla luce delle peculiari circostanze della causa e facendo riferimento ai criteri generali posti nelle sentenze in particolare, la complessità del caso e il comportamento delle parti e delle autorità coinvolte" (Corte sul caso di Donato e altri c. Italia sentenza 26.4.2001 parag. N. 17). Da ciò tuttavia è sicuramente derivata la condanna del nostro Paese per processi la cui durata è assestata sui 4 anni per un solo grado di giudizio (si vedano, oltre al già citato caso Di Donato e altri, i casi C.P. contro Italia e lalongo c. Italia entrambi decisi con sentenza 26.4.2001, il primo durato 4 anni esatti il secondo 4 anni e 8 mesi). 10 anni circa per un procedimento giudiziario sono davvero troppi.